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2004 – “La ceramica nell’uso quotidiano, d’arredo o d’apparato”

LO STUDIO DI UNA CERAMICA D’APPARATO (2002/2003)

Un concorso nazionale, programmato dalla Federazione italiana tra le Università della terza età (Federuni) in collaborazione con la Banca Intesa Bci, impegna i partecipanti nello studio di una ceramica antica o moderna, che non sia di “uso” corrente, ma di “ornamento”. Coloro che inten-dono partecipare, sono invitati a scegliere uno o più pezzi, fotografarli e studiarli, evidenziando l’epoca, il contesto storico della ceramica del tempo, il metodo di fattura, l’autore se conosciuto e la scuola di appartenenza. È un concorso interessante che vivamente raccomandiamo a tutte le sedi per stimolare la partecipazione. Riportiamo l’interpretazione di che cosa si deve intendere per “ce-ramica d’apparato”.
Con il termine generico di ceramica si indica la vastissima gamma di prodotti ottenuti modellando impasti di argilla e di altre terre, che vengono poi sottoposti a cottura e, sovente, rivestiti e decora-ti; sono tipi di ceramica “il gres, la maiolica, la porcellana, la terracotta ecc.”.
A seconda dei materiali e dei metodi di lavorazione, si hanno gruppi di manufatti con caratteristi-che e denominazioni diverse, tutti di notevole interesse come espressioni artistiche. Nella ceramica d’uso, l’elemento decorativo, quando c’è, serve ad individuare la proprietà (con simboli, stemmi, motti ecc.) del pezzo o la sua destinazione (es.: vasi da farmacia con scritte o decori diversi per contenere sostanze differenti), ed è di carattere accessorio e dipende spesso solo dalle possibilità economiche dell’utilizzatore. La ceramica “d’apparato” che nel nome (dal latino apparatus) richiama il complesso delle appa-recchiature ornamentali e dei preparativi per una festa od una manifestazione, sia di carattere sa-cro sia profano, riguarda invece oggetti dove l’elemento decorativo diventa principale.
Infatti, pur riproponendo nella forma e nelle dimensioni (quest’ultime frequentemente maggiorate) i tipi della ceramica d’uso, tale produzione è fatta per essere ostentata, per affermare con la sua bel-lezza l’importanza del possessore o del donatore di cui riporta il nome o l’impresa o lo stemma o, spesso, rappresentazioni di arte figurativa talvolta tratte da cartoni realizzati espressamente da no-ti artisti; è il caso delle produzioni cinquecentesche del Ducato di Urbino, che ne fece strumento privilegiato per apprezzati doni ufficiali, anche se situazioni analoghe le ritroviamo un po’ in tutti i centri di produzione della ceramica. È chiaro che oggetti così preziosi, sia dal punto di vista artistico sia da quello economico, non po-tevano essere utilizzati come normali stoviglieper non metterli a rischio e per non mascherare, con cibi o altro, l’elemento decorativo. Erano da esporre alle pareti o in appositi mobili per apprezzarli come opere d’arte figurativa non dissimili dai dipinti su tela o su tavola e dagli arazzi.

REGOLAMENTO DEL CONCORSO

1. Il concorso è rivolto ai corsisti delle Università della terza età italiane, la cui partecipazione è su-bordinata alla dichiarazione di regolare iscrizione redatta dal legale rappresentante o dal direttore della rispettiva istituzione. Possono essere lavori individuali o di gruppo; le ricerche dovranno essere eseguite esclusivamente da corsisti di una Università della terza età; saranno esclusi quei lavori ove risulterà evidente l’intervento di esperti esterni od interni all’organizzazione dell’Università, che presenta il lavoro. Circolare Federuni p. 5

2. Gli elaborati, corredati di materiale grafico e/o fotografico dovranno pervenire alla FEDERUNI (contrà delle Grazie, 14 – VICENZA – tel. 0444 321291 ) entro il mese di luglio 2003 in 5 (cin-que) esemplari, ed avere una consistenza al massimo di 10 (dieci) cartelle dattiloscritte (trenta ri-ghe per cartella, 55/60 battute per riga), fotografie (con didascalie non superiori a 3 righe); l’autore o gli autori dovranno dichiarare, nella nota di trasmissione, che il lavoro “… è inedito e non ha partecipato ad altri concorsi…”.

3. Una speciale commissione, nominata dalla FEDERUNI, valuta i lavori pervenuti, in tempo utile, e con insindacabile ed inappellabile giudizio, determina la graduatoria degli elaborati da premia-re. É facoltà della commissione valutare la possibilità, qualora gli elaborati pervenuti non rispon-dessero in modo adeguato, nei contenuti e nelle finalità, al bando di concorso, di non costituire nessuna graduatoria.

4. La premiazione dei migliori lavori è programmata, per i primi mesi del 2004 nel corso di una particolare manifestazione che sarà stabilita d’accordo con Banca Intesa. Sono previsti, per i mi-gliori lavori individuati nella graduatoria di cui all’art. 3, un premio da 1.000,00 euro, al primo classificato, e n. 3 da 500,00 euro ciascuno, per i classificati dal 2° al 4° posto.

5. La FEDERUNI si riserva la facoltà di pubblicare, in tutto o in parte gli elaborati ammessi al con-corso. La FEDERUNI acquisisce, di conseguenza, i diritti d’autore, garantendo agli autori delle opere la citazione del nome o dell’eventuale pseudonimo, ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni.

6. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento e l’autorizzazione del trattamento dei dati ai fini istituzionali (legge 675/96).

PROCLAMATI I VINCITORI DEL CONCORSO NAZIONALE SULLA CERAMICA VOLUTO DA FEDERUNI E BANCA INTESA

Il concorso, rivolto ai corsisti delle Università della terza età italiane federate e non federate, indetto dalla Federuni in accordo con Banca Intesa, prendeva in considerazione “La ceramica nell’uso quoti-diano, d’arredo o d’apparato dal Medioevo ad oggi”. Si chiedeva di scegliere una tipologia ed un am-bito territoriale per far risaltare storicamente, tecnicamente ed artisticamente, gli artisti, gli artigiani, ovvero gli autori degli oggetti esprimendo valutazioni critiche e documentando il lavoro con produzioni fotografiche e/o grafiche. Hanno presentato lavori iscritti di dodici Università e coinvolto, nella stesura finale degli elaborati, 51 persone. La Giuria, appositamente nominata, ha preso in esame gli elaborati pervenuti, in un primo momento singolarmente, poi collegialmente per discutere sugli stessi. A seguito della verifica della pertinenza al tema, dopo un’approfondita analisi del contenuto e dello svolgimento di ciascun elaborato, valutata altresì la documentazione allegata al testo, la Commissione ha concor-demente costatato: il grande impegno di tutti i concorrenti, l’elevata qualità media delle ricerche e l’eccellenza dei lavori della rosa finale. Ha quindi assegnato, all’unanimità, i premi a disposizione, es-sendosi soffermata con particolare attenzione sui finalisti. La graduatoria dei vincitori è la seguente.

Primo premio UTE – Università terza età “Milano Duomo” – MILANO
I BACINI DI SAN BERNARDINO ALLE MONACHE DI MILANO
di Rita Ravagnani
Discreta l’introduzione e buona la descrizione delle varie tipologie del modellato e della decorazione; buona la ricerca storica delle varie fasi di costruzione del sacro edificio. L’argomento, limitato come oggetto, è stato puntualmente esposto anche con precisazioni approfondite per quanto riguarda l’aspetto tecnico esecutivo; buona la presentazione grafica della disposizione dei bacini; discreta la documenta-zione fotografica.

Secondo premio ex aequo
UTEA – Università terza età – ASTI
FISCHIETTI IN TERRA COTTA DI PATRO – I “SUBIET ‘D PATRO”
di Gigi Bagnasco, Enrico Cantelli, Paola Frazzetto
Il lavoro tratta un argomento monografico, puntualmente condotto e svolto; interessante per la ricerca dell’artigianato e tradizioni popolari locali; buona la descrizione del materiale usato per la creazione del “manufatto sonoro”; valido e documentato l’inquadramento storico; buona la descrizione della tecnica di manipolazione, di cottura dell’oggetto e dell’utilizzo dei colori per la decorazione dello stesso; bene la conclusione che “attesta” la continuità della tecnica “conforme” a quella antica; buona la documenta-zione fotografica.

Secondo premio ex aequo
Università della terza età “Paolo Naliato” – sez. TARCENTO
DALLA TRADIZIONE ANTICA AL GENIO LOCALE
di Sandra Beltrame, Dorina Benedetti, Mercedes Biasizzo, Lucia Colussi, Guido Coos, Giu-lia De Crignis, Anna Maria Del Medico, Caterina Giorgioni, Giordano Mazzuzzo, Carmen Menis, Giovanni Pascoli, Rina Pinosa, Fabio Simeoni, Porzia Tavaglione, Anna Zambelli, Bruno Zamboni, Paola Zuccolo
Buona la premessa e l’introduzione geografica; buona la descrizione delle forme e dei colori degli uten-sili; buona la descrizione “ai tempi nostri”; esauriente la bibliografia e la documentazione fotografica con le didascalie. Il lavoro fa un’analisi completa, ma sintetica nei punti essenziali della ricerca. Consi-derato l’elevato numero dei partecipanti si sarebbe auspicato un testo maggiormente articolato special-mente per quanto riguarda l’approfondimento storico artistico, parte centrale della ricerca.

Secondo premio ex aequo
Università della terza età – VIAREGGIO Versilia
GALILEO GHINI E LE SUE MANIFATTURE
di Laura Buti
Buona la veste grafica e la documentazione fotografica con didascalie esplicative dei manufatti; soddi-sfacente la ricerca monografica che racchiude, nel moderno e nel contemporaneo, l’uso quotidiano, d’arredo e d’apparato in un ambito temporale ed in relazione con la tradizione culturale del territorio di appartenenza: l’elaborato è da ritenersi attinente allo spirito del concorso.

La Commissione ha segnalato anche altri lavori, che auspica possano essere inclusi nella pubblicazione con quelli premiati.

SEGNALAZIONI

Università adulti/anziani – VICENZA
LA CERAMICA NEL VICENTINO E LA PRODUZIONE DI PIANEZZOLA
di Marcello De Boni, Marisa Gabrelle Girlanda, Antonia Bianciardi Fanelli
La veste grafica modesta penalizza l’elaborato, la cui lettura è piacevole e rileva una buona presentazio-ne delle botteghe e fabbriche locali; l’approfondimento viene centrato su di un unico artista contempo-raneo; la documentazione fotografica, presentata in bianco e nero, documenta l’attività dell’artista con-temporaneo con riferimenti precisi e azzeccati.

Università terza età Fondazione “Cardinal G. Colombo” – MILANO
DAL MATTONE AL COTTO D’ARTE
di Luigi Colciago
Buona la presentazione grafica; buono l’inquadramento geografico e storico, discreto l’inquadramento dell’economia, tanto da risultare centrale rispetto all’oggetto del tema del concorso, “oggetto” che viene analizzato sinteticamente e preminentemente al periodo contemporaneo.

Infine la Commissione esprime apprezzamento per l’impegno profuso anche dalle altre sedi partecipanti:
Università del tempo libero – GORGONZOLA
LA MAIOLICA DELLA MARTESANA
Bazzoli Rina, Bobes Adina, Giussani Elena, Grossi Achille, Lombardi Maria, Meroni Ange-la, Piazza Adriano, Pinna Bruno, Serafini Luigi, Stucchi Flavio

Università della terza età della Carnia – TOLMEZZO
LA CERAMICA CARNICA NELL’USO QUOTIDIANO E D’ARREDO
De Crignis Maria Grazia, Gridel Emanuela, Mecchia Patrizia, Mentil Mariangela, Tolazzi Liviana

Università della terza età – VIAREGGIO Versilia
LA CERAMICA IN VERSILIA E NELLA LUCCHESIA
Buti Laura

UNITER – Università della terza età e del tempo libero – LAMEZIA TERME
LA CERAMICA NEL TERRITORIO DI NICASTRO E NEL SUOLO CALABRESE
Stancati Filomena

Università del tempo libero – TREZZO SULL’ADDA
LA CERAMICA. UN’ARTE PRIMORDIALE CHE AFFASCINA E COINVOLGE
Boni Laura, Brambilla Cornelia, Comotti Carlo, Nikolova Rosy

Università della terza età di Perugia – sede di DERUTA
VISITA TRA LA CERAMICA DERUTESE
Aisa Mirella, Rossi Giuseppe, Pelli Piera, Milucci Anna Maria

A conclusione delle operazioni, la Commissione si complimenta con tutti i partecipanti al concorso e ringrazia Banca Intesa che ha assegnato i premi, auspicando che il concorso stesso possa continuare con altri temi di facile documentazione per i corsisti partecipanti.