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1996 – “Proverbi e stagioni”

I concorso sul tema generale “Il sale della vita”

“I proverbi e le stagioni” 1996

Regolamento

La Federazione italiana tra le Università della terza età (Federuni) ed il Coordinamento dei centri sociali e Gruppi anziani di Venezia bandiscono il concorso “Il sale della vita”, volendo sollecitare così i frequentanti delle Università a fare una vera ricerca sull’esperienza passata, cogliendo però di essa il “sale”, cioè ciò che l’ha resa significativa. A tale scopo ritiene di fissare il primo tema per la ricerca migliore 1996 su “Proverbi e stagioni”. Si tratta di stabilire lo svolgersi della vita durante l’anno della civiltà contadina con l’interpretazione che di essa davano i proverbi (speranza, consolazione, insegnamenti morali, guida al lavoro, religiosità, ecc.). Tale ricerca può avere ulteriori sviluppi negli anni successivi ed aiutare a cogliere della vita quotidiana del passato agricolo i valori sottesi e quindi la civiltà. Nella manifestazione conclusiva di consegna dei premi, prevista per il mese di novembre, si pensa di organizzare un dibattito sul come questo passato di civiltà oggi sia in crisi per l’influenza dei mass-media e sul come può riesprimersi nel nuovo contesto culturale.

Le ricerche devono pervenire alla Federazione italiana (contrà delle Grazie, 14 – Vicenza) entro il mese di agosto 1996, avere una consistenza dalle 20 alle 50 cartelle dattiloscritte (trenta righe per cartella), essere inedite. Una speciale commissione nominata dalla Federuni giudicherà tali lavori con giudizio insindacabile e stabilirà le ricerche da premiare e la loro graduatoria. Qualora il Comitato promotore dei premi ritenesse di pubblicare qualche lavoro, si riserva i diritti.

Sono previsti i seguenti premi: in denaro per 7 milioni per le migliori ricerche, secondo le indicazioni fissate dalla Commissione.

La giornata conslusiva della premiazione a Venezia prevede un incontro-dibattito sul rapporto tradizionale di civiltà e vita attuale (codificazione culturale) al mattino, con ampia partecipazione dei corsisti delle Università della terza età italiane, e nel pomeriggio una manifestazione artistica (concerto o rappresentazione).

Risultati

La Commissione giudicatrice del primo concorso di ricerca fra i corsisti delle Università della terza età “Il sale della vita”, nominata dalla Federuni, era composta da responsabili di tre Università, di tre regioni diverse (Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia) nessuna di esse con elaborati presentati: prof. Carlo Merzi (Trento); prof. Bruno Andolfatto (Montebelluna); Laura Columbo (Milano) e da un giornalista della Radiotele-visione italiana (dr. Angelo Squizzato).

Nella riunione conclusiva di domenica 13 ottobre 1996 a Marostica (Vicenza), ha stabilito i lavori da premiare nel modo seguente:

1° premio (ex equo) ai lavori
Trezzo sull’Adda, dal titolo “Trezzo, il suo fiume, la sapienza dei suoi vecchi” – presentato da Crespi Antonietta, Bonafede Giancarla, Mariani Eligenia, Agazzi Giovanna, Grassi Maria Angela, Bestetti Laura. È una indagine socio-storica metodologicamente robusta in cui ricerca archivistica e esperienze proverbiali si intrecciano dando forma ordinata ad un quadro di vita reale e simbolico. Il lavoro racconta la vita contadina intercalando, nel procedere delle situazioni vissute, adeguati proverbi, racconti, testimonianze che rendono al lettore uno spaccato di vita agreste assai viva e vera.

Noventa Vicentina, dal titolo “La madre” – presentato da Moretti Maistrello Norma, Dall’Armellina Bianchi Maria, Rigodanza Cenci Olga, Bologna Natalina, Dall’Armellina Camilla, Turetta Leonzio, Gaino Benvenuto. Oltre a soddisfare, con un corpo di conoscenze preciso e rigoroso, le esigenze di una indagine descrittiva, assegna al proverbio il giusto ruolo di guida sapienziale delle vicende umane di un mondo contadino. La cadenza dei ritmi di vita scandita dal ripetersi delle stagioni e dei gesti significativi e reiterati sono sottolineati dai proverbi, come strumenti di guida-sapienza. Il quadro della vicenda familiare fa da cornice ad una storia umana apparentemente comune, ordinaria e scontata dalle genti rurali di quelle contrade ma intrisa di valori umani e grandi ammaestramenti di religiosa saggezza.

2° premio (ex equo) ai lavori
Vicenza, dal titolo “I proverbi e le stagioni del contadino” – presentato da Casarotto Laura, Porro Isea, Girlanda Marisa, Caruso Aurora, Meneghello Liliana, Talli Lucia. Il lavoro, puntuale nello svolgere l’indagine e le scelte tra il materiale scritto, meritava una insistenza maggiore sul rapporto parallelo azione-proverbio. In un quadro di sincera fede religiosa che fa da cornice alla vita di tutti i giorni delle comunità contadine, il proverbio rafforza, in termini di sapienza comune, il credere che tutto sta nelle mani di Dio. L’esposizione un tantino frammentaria diminuisce il valore di un lavoro che comunque non scade mai su piani ordinari.

Mola di Bari, dal titolo “I proverbi e le stagioni” – presentato da Ventura Mario, Calabrese Michele. La spiegazione concettuale terminologica è raffinata. Il sistema dell’intervista è correttamente svolto e dà all’impianto del lavoro una discreta omogeneità. Quest’ultima pecca per continuità. Sufficiente appare la connessione proverbio vita reale. Arricchito da immagini agresti mette in luce il tentativo di sovra-avanzare il detto proverbiale su ogni aspetto della vita contadina. Il risultato è una veritiera immagine di società rurale.

Segnalazioni. Seguono nell’ordine i seguenti lavori, a cui vanno i soggiorni previsti, i primi due sono pubblicati nella monografia:
Urbino, dal titolo “I proverbi e le stagioni” – presentato da Tiberi Dino; Piombino, dal titolo “Il sale della vita. Proverbi e stagioni” – presentato da Simoni Pietro; Faenza, dal titolo “I proverbi e le stagioni” – presentato da Bagnaresi Liliana; Thiene, dal titolo “I proverbi e le stagioni” – presentato da Perin Guerrino; Grosseto, dal titolo “Il sale della vita” – presentato da Valassina Italo; Lamezia Terme, dal titolo “Proverbi e stagioni della civiltà contadina in Calabria con particolare riferimento al territorio lametino” – presentato da Stancati Filomena.

Segnaliamo i seguenti lavori ai quali vengono consegnate alcune pubblicazioni:
Fermo, dal titolo “Il sale della terra” – presentato da Roscioli Lambertelli Anna Maria, Angelici Iginia, Andri Alto, Concettoni Costantina, Nepi Gabriele, Brunamontini Mafalda; Portogruaro, dal titolo “Il sale della vita” – presentato da Pellegrin Imelde Rosa; Rivoli, dal titolo “Escursione fra detti e proverbi piemontesi ormai in disuso” – presentato da Muzio Carlo; Vicenza, dal titolo “I proverbi e le stagioni” – presentato da Righetto Giancarlo.